La metafisica

 RIASSUNTI PAGINA 239-244


L'INTERPRETAZIONE DELLE IDEE PLATONICHE COME "ESSENZE DELLE COSE

La metafisica è la scienza fondamentale proprio perché si occupa delle caratteristiche universali dell'essere. 
Platone riteneva che le idee fossero superiori alle cose al mondo sensibile, le cose infatti essendo mutevoli ed imperfette erano considerate fonte di errore e di inganno mentre le idee immutabile e perfette rappresentavano il vero essere di cui si poteva ottenere una conoscenza assoluta universale. 

Secondo Aristotele pare insufficiente il tentativo platonico di sanare la frattura tra mondo e idee, per lui le idee o "forme" rappresentano la struttura essenziale immanente alle cose stesse. 

Da una prospettiva metafisica "idealista" che dalle idee andava alle cose si passa ad una prospettiva metafisica "realista" che dalle cose va alle idee e che implica la rivalutazione della sensibilità. 
Questa impostazione pone ad Aristotele un nuovo problema: è possibile dare un'interpretazione scientifica di cose che per natura sono variabili e mutevoli? Per risolverlo egli giunse a formulare quelli che sono considerati i cardini della sua metafisica: la sostanza, la materia, la forma, l'atto e la potenza. 


LA DOMANDA SULL'ESSERE 

La metafisica ha come oggetto l'essere in quanto essere è la domanda fondamentale da cui muove è "che cos'è l'essere dell'ente" cioè "che cos'è quell'essere che rappresenta il carattere fondamentale comune di tutte le cose?". 

Il mondo infatti è costituito per Aristotele da una grande varietà di enti i quali sono accomunati dal fatto di possedere l'essere. Per Aristotele sono i 10 modi in cui è possibile "dire" l'essere delle cose ma sono anche i modi fondamentali di darsi dell'essere, le classi delle sue qualità più generali. 

Da un ente si può pertanto dire che presenta le seguenti categorie:
  1. la sostanza,  
  2. la qualità, 
  3. la quantità, 
  4. la relazione,
  5. il luogo,
  6. il tempo, 
  7. l'agire,
  8. il patire, 
  9. lo stato 
  10. la situazione 
Per Aristotele solo la prima delle categorie la sostanza rappresenta "l'essere dell'ente ".

LA SOSTANZA E LE SUE CARATTERISTICHE 

Per Aristotele la sostanza è l'individuo concreto
Aristotele definisce gli enti di questo tipo "sostanze prime" in quanto esistono in modo autonomo e fungono sempre e soltanto da soggetti. 

Dal punto di vista ontologico le sostanze sono i soggetti reali cui ineriscono le varie proprietà dal punto di vista logico le sostanze sono i soggetti logici i quali reggono i vari predicati. 
Dalle sostanze prime il filosofo distingue le sostanze seconde, si tratta di quei concetti universali le specie e i generi che per Aristotele non possono esistere indipendentemente dagli individui concreti. 

Secondo Aristotele l'essere non coincide con il mondo delle idee ma è un insieme di sostanze o enti "individuali" cioè un insieme di individui singoli dotati di varie qualità. Ognuno di tali sostanze individuali è concepita come sinolo cioè unione indissolubile di forma e materia. La forma rappresenta la natura intima di una cosa la sua essenza o struttura immanente e necessaria. 

La materia è l'elemento materiale che viene plasmato dalla forma
La sostanza è dunque per il filosofo "individua concreto", sinolo di materia e forma ma anche soprattutto "forma". 
La sostanza è la categoria fondamentale primaria degli enti i quali non sono che accidenti punto il colore dei capelli all'altezza sono qualità accidentali predicati che possono essere riferiti o meno alla sostanza. 


LE NOZIONI DI POTENZA E ATTO

Secondo Aristotele quando avviene un cambiamento non si ha il passaggio dall'essere al non essere e viceversa ma il passaggio da un tipo di essere a un altro e quindi una trasformazione interna all'essere. 
In particolare si tratta del passaggio dall'essere in potenza della materia e quello in atto della forma. La materia è quell'elemento indeterminato che ha la potenzialità di assumere determinazioni successive rendendo possibile il cambiamento
La forma è l'elemento attuale permanente riconoscibile delle cose. 


LA SOSTANZA COME INSIEME DI POTENZIALITA' E ATTUALITA'
 
Aristotele riconosce due termini: 
  • la materia prima che è assolutamente priva di forma e di attualità, indeterminata e inconoscibile, uno strato che si distingue dalle materie della nostra comune esperienza le quali differenziandosi l'una dall'altra hanno già una configurazione particolare 
  • le materie seconde invece hanno la forma pura cioè l'assoluta attualità e perfezione della sostanza immobile ed eterna che coincide con Dio ed è oggetto della teologia.

DOMANDE PAGINA 240

1 In che senso quella di Aristotele può essere definita una metafisica "realistica"? 

Perché Aristotele basa la sua ricerca sull'essere, su oggetti che possono essere percepiti tramite i sensi.

2 Quali sono i modi fondamentali di darsi dell'essere? 

Aristotele divide in categorie le modalità di darsi dell'essere sostanza, qualità, quantità, relazione, luogo, tempo, l'agire, patire, stato, situazione


DOMANDE PAGINA 244

1 Che cosa sono le sostanze dal punto di vista logico e ontologico? 

Le sostanze dal punto di vista ontologico sono i soggetti reali, gli individui concreti. Invece dal punto di vista logico, le sostanze sono dei soggetti logici a cui vengono riferiti i vari predicati (categorie).

2 Qual è la differenza tra le sostanze prime e le sostanze seconde? 

Le sostanze prime sono gli individui e le sostanze seconde sono generi o specie, che possono essere attribuite alle sostanze prime.

3 In che senso la sostanza individuale è detta "sinolo" di forma e materia? 

Perché è un'unione indissolubile di strutture o essenze immanenti e necessarie (forma) e di materiale indeterminate (materia).

4 Che cos'è per Aristotele il "divenire"? 

Il divenire per Aristotele è uno stato dell'essere ovvero lo stato dalla potenza all'atto.

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