La dottrina etica: l'anima, l'amore e la virtù

 RIASSUNTI PAGINA 156-164


LA CURA DELL'ANIMA COME OBIETTIVO PRIMARIO DELL'ESSERE UMANO

Platone evidenzia  il legame inscindibile dell'uomo con il mondo soprasensibile, gli obiettivi del suo percorso terreno e le tracce di un destino ultraterreno che costituisce il fine di ogni vita virtuosa 

il problema del senso della vitaviene affrontato nel Gorgia, affermando che l'unica vita degna di essere vissuta è quella improntata al bene e alla virtù

come già aveva affermato Socrate  l'obbiettivo autentico dell'essere umano è infatti la cura dell'anima


L'ANIMA E LA SUA NATURA 

Per Socrate l'anima si identificava con la vita interiore e la "cura" dell'anima consisteva nella ricerca filosofica 

Per Platone l'anima è un vero e proprio principio spirituale, una sostanza semplice e incorporea 

L'immortalità dell'anima è per Platone una certezza che tenta di dimostrare con vari argomenti.

Il primo si basa sulla reminiscenza che implica la reincarnazione dell'anima 

L'anima proprio perché è capace di conoscere le idee, deve avere una natura loro affine,                      cioè deve anche essere immutabile ed eterna
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inoltre è connessa strutturalmente all'idea di vita infatti in greco si definisce psychè ed è "ciò che, quando è presente nel corpo, è causa per esso del vivere, dandogli la possibilità di respirare e refrigerarsi, ma appena essa si allontana, il corpo vien meno e muore" (Cratilo)



IL DESTINO ULTRATERRENO DELL'ANIMA

Nella parte conclusiva del Fedone Platone affida al racconto mitologico la descrizione del viaggio delle anime dell'Ade 

L'anima che nella sua vita terrena, si sia macchiata di impurità o di qualche colpa 
andrà vagando da sola travagliata in uno stato di totale incertezza 

L'anima temperata e saggia
sarà accolta nel luogo che le si addice 

Ciascuno è responsabile della propria sorte in quanto la condiziona con le proprie scelte e la condotta morale

la filosofia = rappresenta l'unica disciplina che può salvare l'uomo perché gli insegna la verità e il Bene 


LA COMPLESSA STRUTTURA DELL'ANIMA

Oltre all'anima razionale Platone ammette un'anima irascibile in cui risiedono le virtù del coraggio e dell'eroismo e un'anima concupiscibile, sede degli istinti

La parte irascibile → che è sprezzante del pericolo e coraggiosa, è portata a cercare la vittoria e la gloria 

La parte concupiscibile è passionale e ribelle è caratterizzata da un insopprimibile desiderio di piacere e gratificazioni materiali e soltanto a fatica può essere riportata sotto il controllo della ragione 

Esistono tre tipi di comportamento umano rappresentati:
  • dagli uomini saggi → in cui prevale l'anima razionale 
  • dai guerrieri → in cui prevale il coraggio, l'amore per la fama ma anche la vendetta e il sentimento dell'ira
  • dagli uomini comuni e volgari → dediti agli smodati piaceri dei sensi

l'articolazione dell'anima platonica rispecchia il dramma umano della faticosa conquista del giusto equilibrio 

L'uomo platonico → avverte tutto il peso delle passioni contro le quali deve ingaggiare una vera e propria battaglia per tenerle a freno e sottometterle



IL MITO DEL CARRO ALATO

Nel Fedro è contenuto il mito del cavallo alato scritto da Platone 
l'auriga cioè la ragione, aiutato dal cavallo buono combatte una lotta per sottomettere il cavallo cattivo e per condurre il carro sulla giusta strada 

si tratta di una metafora che esprime la condizione umana che è caratterizzata da l'incessante lotta tra pulsioni e desideri contrapposti 

Platone non nega la forza delle passioni ma ritiene che sia compito della ragione ricondurle nella giusta direzione 


DOMANDE PAGINA 160

1. Quali sono gli argomenti platonici a favore dell'immortalità dell'anima?

L'immortalità dell'anima è per Platone una certezza che tenta di dimostrare con vari argomenti. Il primo si basa sulla reminiscenza che implica la reincarnazione dell'anima.

2. Quale significato riveste il mito del viaggio delle anime nell'Ade esposto nella parte conclusiva del Fedone?

Nella parte conclusiva del Fedone Platone affida al racconto mitologico la descrizione del viaggio delle anime dell'Ade. L'anima che nella sua vita terrena, si sia macchiata di impurità o di qualche colpa andrà vagando da sola travagliata in uno stato di totale incertezza mentre l'anima temperata e saggia sarà accolta nel luogo che le si addice.

3. Che cosa rappresenta l'auriga del carro alato?

L'auriga rappresenta la ragione.

4. Che valore hanno le passioni per Platone?

Platone non nega la forza delle passioni ma ritiene che sia compito della ragione ricondurle nella giusta direzione.



L'AMORE COME PONTE TRA MONDO SENSIBILE E MONDO INTELLEGIBILE

Il tema dell'amore nel Fedro viene presentato come la forza che permette all'anima di elevarsi dall'esperienza sensibile alla Bellezza ideale ed eterna

Il dialogo  che ha come protagonisti Socrate e Fedro 
prende spunto dalla lettura di un discorso sull'amore scritto da Lisia (principe dell'oratoria)

un discorso bellissimo dal punto di vista formale → ma secondo Socrate fondato sull'opinione della gente e non sulla verità 

Socrate si propone di trattare il tema dell'amore con una profondità e verità sconosciute 


L'ITINERARIO DELL'ANIMA SOSPINTA DALL'AMORE 

Socrate sostiene che l'amore sia una pazzia, ma la pazzia non sempre è un male 

L'amore è una dolcissima pazzia divina, perché permette all'anima dell'innamorato di percorrere tutte le tappe che la porteranno a riconquistare il mondo intellegibile 

Il primo gradino dell'itinerario dell'amore la bellezza sensibile che grazie all'organo della vista colpisce l'anima e accende di desiderio in quanto ravviva il ricordo della Bellezza ideale 

Platone descrive gli effetti dell'amore con grande precisione individuando anche le sensazioni fisiche che ne derivano

la forza dell'amore non si ferma a questo livello 
Eros infatti spinge l'anima umana ad andare oltre il mondo sensibile e fisico 

Secondo Platone quindi → l'amore è una forza mediatrice che consente di unire il sensibile e il soprasensibile 

l'amore assume una profonda connotazione morale dato che per i greci il bello coincide con il bene 


LA DESCRIZIONE DELLA NATURA DI EROS NEL SIMPOSIO

Al tema dell'amore è dedicato un altro dialogo, il Simposio 
in cui durante una cena tra amici viene proposto di discutere sul tema dell'amore 

Aristofane sostiene che gli uomini non capiscono il potenziale di Eros, perché se veramente la capissero gli edificherebbero templi e offrirebbero sacrifici, egli è il più amico degli uomini

per dimostrare questa affermazione → egli racconta il mito che spiega qual era l'originaria natura degli uomini 

Un tempo erano distinti in tre generi maschi, femmine e androgini 
essi erano terribili per forza e vigora, possedevano quattro braccia, quattro gambe e due organi genitali. Erano talmente forti da ribellarsi agli dei, così Zeus invece che ucciderli decise di indebolirli tagliandoli a metà. Ogni metà cominciò a desiderare fortemente l'altra e a ricongiungersi ad essa, da questa divisione nacque il sentimento dell'amore.

Per Aristofane l'amore è radicato profondamente nella nostra natura e deve essere ricondotto al desiderio di ricomporre l'unità originaria perduta 

Socrate mette in luce il fatto che amare qualcosa significhi desiderare ciò di cui si sente la mancanza 

Eros invece per Socrate è un filosofo perché è di natura intermedia tra la ricchezza e la povertà, tra la sapienza e l'ignoranza, tra gli dei e gli uomini

l'amore = è apertura di un'anima all'altra 

anche nel Simposio l'amore appare il "ponte" tra il sensibile e l'intellegibile, una forza che permette di trascendere la condizione umana ed esprime nostalgia e tensione verso l'assoluto 


LA VIRTU' E I VALORI

Secondo la dottrina Platonica quando amiamo qualcuno riusciamo a trovare un'energia inaspettata, questo accade perché l'amore ha sempre origine dall'aspirazione alla Bellezza, al Bene, alla Verità

Platone accetta la tesi socratica secondo cui la virtù consiste essenzialmente nella conoscenza del Bene ma va oltre e ne delinea una dottrina articolata e complessa 

Secondo Platone  alla parte razionale dell'anima spetta il compito di governare le altre due  parti 
tale risultato richiede però un lungo e faticoso tirocinio che ha come sbocco l'equilibrio in cui consiste l'agire virtuoso, un modo abituale di comportarsi bene frutto di esercizi e di impegno quotidiani 

Secondo il filosofo vi sono quattro virtù fondamentali: 
  • la saggezza → la virtù propria della parte razionale dell'animo e grazie ad essa è possibile ragionare e dominare la vita istintuale 
  • la forza dell'animo o coraggio → rappresenta la parte irascibile e la capacità di lottare per far trionfare ciò che si ritiene giusto
  • la temperanza  → la capacità di contenere e moderare i piaceri
  • la giustizia → che si realizza quando ogni parte dell'anima svolge solo e unicamente la propria funzione 

l'ideale dell'uomo virtuoso  è per Platone colui che come il filosofo riesce a sollevarsi al di sopra della materialità per accedere al mondo intellegibile 


DOMANDE PAGINA 164

1. Esponi la concezione platonica dell'amore. 

Il primo gradino dell'itinerario dell'amore → la bellezza sensibile che grazie all'organo della vista colpisce l'anima e accende di desiderio in quanto ravviva il ricordo della Bellezza ideale. Platone descrive gli effetti dell'amore con grande precisione individuando anche le sensazioni fisiche che ne derivano. Eros infatti spinge l'anima umana ad andare oltre il mondo sensibile e fisico. Secondo Platone quindi l'amore è una forza mediatrice che consente di unire il sensibile e il soprasensibile e assume una profonda connotazione morale dato che per i greci il bello coincide con il bene. 

2. Che cosa significa che Eros non è né un dio né un mortale, ma un demone?

Aristofane sostiene che gli uomini non capiscono il potenziale di Eros, perché se veramente la capissero gli edificherebbero templi e offrirebbero sacrifici, egli è il più amico degli uomini.

3. Perché per Platone la giustizia è la virtù principale?

La giustizia è la virtù più importante perché si realizza quando ogni parte dell'anima svolge solo e unicamente la propria funzione. 

4. Quale gerarchia di valori emerge dalla visione etica di Platone?

Secondo il filosofo vi sono quattro virtù fondamentali: 
  • la saggezza → la virtù propria della parte razionale dell'animo e grazie ad essa è possibile ragionare e dominare la vita istintuale 
  • la forza dell'animo o coraggio → rappresenta la parte irascibile e la capacità di lottare per far trionfare ciò che si ritiene giusto
  • la temperanza  → la capacità di contenere e moderare i piaceri
  • la giustizia → che si realizza quando ogni parte dell'anima svolge solo e unicamente la propria funzione


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