Parmenide e il pensiero dell'essere
RIASSUNTI PAGINA 36-42
IL POEMA DI PARMENIDE
la visione di Parmenide → è l'opposta rispetto a quella di Eraclito
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vissuto ad Elea (oggi Velia), un'antica colonia greca situata nella costa della Campania. Crebbe in un ambiente culturale e intellettuale aristocratico.
scrisse → un poema in versi intitolato "Sulla natura"
↳ nell' opera scritta in esametri (versi da 6 sillabe), si riflette l'aspirazione a una
sapienza sacrale e di ascendenza sacerdotale
nel proemio Parmenide → immagina di essere trasportato da un carro trainato dalle Muse ↓ porte del Sole e di ricevere da una dea la rivelazione sulla verità
la materia del messaggio di Parmenide è comunque filosofica e razionale
SOLO L'ESSERE ESISTE E PUO' ESSERE PENSATO
il messaggio di Parmenide → può essere spiegato con l'affermazione: l'essere è, non può essere, mentre il non essere non è, e non può essere
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significa che soltanto l'essere esiste e che il non essere non esiste e non può neanche essere pensato
per Parmenide il termine essere → è ciò che è comune a tutti gli enti e che esiste nella pianezza assoluta e perfetta, eterna e immobile
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secondo lui se una cosa esiste non nasce né perisce, non si muove e non cambia
si tratta di una prospettiva nettamente antagonista alla concezione dinamica dell'universo di Eraclito.
ontologia → è lo studio dell'essere in quanto essere, nelle sue caratteristiche universali
l'insistenza di Parmenide sulla stabilità e immutabilità dell'essere
↳ trova una giustificazione sul piano sociale e politico oltre che logico e filosofico
le sue argomentazioni → poggiano su dimostrazioni logiche estremamente rigorose
LA DEDUZIONE LOGICA DEGLI ATTRIBUTI DELL'ESSERE
il procedimento logico di Parmenide:
- egli parte dal presupposto che il mondo non possa derivare dal nulla
- poi definisce i caratteri essenziali dell' "essere" in modo tale che non siano in contraddizione con l'affermazione centrale dell' "essere" come unica realtà
Le definizioni cui il filosofo arriva:
- l'essere è ingenerato e imperituro → l'essere non può nascere e non può morire
- l'essere è eterno → non ha né passato né futuro
- l'essere è immutabile e immobile → ogni movimento implica una contaminazione tra uno stato A e uno stato B dei corpi
- l'essere è finito → secondo la mentalità greca, la perfezione non è data dall'infinità ma dalla finezza
UNA VERITA' DIFFICILE DA ACCETTARE
L'analisi delle caratteristiche dell'essere nella filosofia vengono introdotti da alcuni principi fondamentali:
- il principio di identità: A=A → l'essere è ed è identico a se stesso
- il principio di non contraddizione → l'essere è, dunque non può essere
- il principio del terzo escluso → ogni cosa o è, o non è
DOMANDE PAGINA 40
1. Che cosa indica per Parmenide, il termine "essere"?
Per Parmenide è ciò che è comune a tutti gli enti e che esiste nella pianezza assoluta e perfetta, eterna e immobile, secondo lui se una cosa esiste non nasce né perisce, non si muove e non cambia.
2. Qual è il rapporto tra la visione del mondo di Parmenide e la sua prospettiva politica?
L'insistenza di Parmenide sulla stabilità e immutabilità dell'essere trova una giustificazione sul piano sociale e politico oltre che logico e filosofico.
3. In base a quale procedimento il filosofo di Elea arriva a definire i caratteri dell'essere, e quali sono questi ultimi?
La sua analisi delle caratteristiche dell'essere nella filosofia vengono introdotti da alcuni principi fondamentali:
- il principio di identità: A=A → l'essere è ed è identico a se stesso
- il principio di non contraddizione → l'essere è, dunque non può essere
- il principio del terzo escluso → ogni cosa o è, o non è
ZENONE E I PARADOSSI LOGICI
Zenone di Elea → fedele discepolo di Parmenide, cercò di dimostrare che chiunque si fosse discostato dall'insegnamento del maestro sarebbe caduto in una serie di insaziabili contraddizioni logiche.
Parmenide sosteneva due tesi:
- l'essere è uno
- l'essere è immutabile
Zenone confutava con la dialettica, coloro che affermavano:
- la pluralità dell'essere e delle cose (i pitagorici)
- il movimento (Eraclito e gli eraclitei)
tutti gli argomenti si posso ricondurre alle seguenti affermazioni
↳ se si ammette che la realtà è mutevole e molteplice, si cade nell'assurdo
il metodo di cui Zenone si serve → consiste nell'ammettere in via di ipotesi la tesi dell'avversario al fine di mostrare tutte le conseguenze "paradossali"
una volta operata questa riduzione dell'assurdo
↳ non rimane che tornare a quelle opposte del suo maestro
LA CONFUTAZIONE DELLE TESI SUL MOVIMENTO
uno dei celebri argomenti zenoniani → chiamati anche paradossi
↳ è quello di "Achille e il piede veloce"
l'argomento sostiene che → Achille impegnato in una competizione con una tartaruga, non sarà mai in grado di raggiungere il lento animale. Infatti mentre Achille avrà raggiunto il punto di partenza della tartaruga, questa avrà compiuto un altro breve tratto. Achille non avrà la possibilità di raggiungere l'avversaria.
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questo argomento si basa sul presupposto dell'infinita divisibilità dello spazio, ovvero che lo spazio sia realmente e fisicamente divisibile in infinite parti
Aristotele cercò di risolvere il rompicapo → dicendo che lo spazio fisico reale è sempre finito e dunque sempre divisibile in porzioni definite, mentre l'infinità deve essere considerata solo una possibilità teorica
DOMANDE PAGINA 42
1. Quali sono le due principali tesi confutate da Zenone?
Zenone confutava con la dialettica, coloro che affermavano:
- la pluralità dell'essere e delle cose (i pitagorici)
- il movimento (Eraclito e gli eraclitei)
2. Il metodo dialettico permetteva a Zenone di dimostrare all'interlocutore, in modo logicamente stringente, l'insostenibilità delle sue tesi. Spiega che cosa s'intende per "riduzione all'assurdo" delle tesi avversarie.
Il metodo di cui Zenone si serve consiste nell'ammettere in via di ipotesi la tesi dell'avversario al fine di mostrare tutte le conseguenze "paradossali". Una volta operata questa riduzione dell'assurdo non rimane che tornare a quelle opposte del suo maestro.
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