Gli ionici e il problema dell'archè

RIASSUNTO PAGINA 9-12 

LA PRIMA RIFLESSIONE FILOSOFICA

archè → fondamento dell'universo 

I filosofi cercano una risposta razionale a domande di questo tenore: 

  • qual è l'origine dell'universo? 
  • come si spiega la vita sulla Terra? 
  • perché le cose sono e accadono come accadono? 

La prima riflessione filosofica → si valuta a Ionia intorno ai secoli VII -VI a.C. proprio per                                                              rispondere a domande di questo tipo

Coloro che inaugurano questo nuovo stile di pensiero sono:  

  • Talete 
  • Anassimandro     
  • Anassimene        

Tutti e tre provenienti da Mileto, una delle più potenti e ricche città della Ionia. 

Purtroppo non si hanno molte informazioni riguardo a questi pensatori

↳ le poche che si sanno sono state trasmesse da autori successivi come Platone, Aristotele        e Diogene Laerzio. 

Diogene Laerzio → vissuto nel III secolo a.C., è stato l'autore di un'opera intitolata Vite dei                   ↓                  filosofi 

possedeva fondamentali conoscenze di carattere tecnico-scientifico, ricevute dai sapienti della Media e della Babilonia.

Talete  → anticipò delle eclissi 

Anassimandro  → inventò la prima cartina geografica 

Entrambi cercarono di spiegare fenomeni atmosferici e metereologici facendo ricorso a cause naturali e non mitologiche.


TALETE: L'ACQUA COME PRINCIPIO ORIGINARIO

Platone narra → che Talete intendo a studiare i fenomeni celesti inciampò in un pozzo e una                               e una donna commentò che i filosofi hanno la testa fra le nuvole

                                                                                  ↓

                           questo episodio testimonia l'immagine negativa della filosofia intesa come                                                                               sapere inutile


Aristotele afferma  che Talete non era affatto una persona distratta ma che anzi sapeva                                          sfruttare le conoscenze metereologiche


TALETE pensava  che il principio primordiale fosse l'acqua, ovvero che ogni cosa vivente                                     sia intrisa di questa sostanza 

L'acqua quindi è l'elemento fondamentale, ossia il principio di tutte le cose, e tutte le cose vi faranno ritorno quando periranno.

Questa cosa non si discosta molto dai miti degli altri popoli mediterranei

↳ ad esempio le acque del Nilo erano considerate causa di benessere e anche esperienza          concreta dell'origine di vita


DOMANDE PAGINA 11

1. Su quale oggetto di studio si concentra principalmente la riflessione dei filosofi ionici?

La principale riflessione dei filosofi ionici si basa sul fondamento ultimo dell'universo.

2. Qual è il significato del termine archè? 

La parola greca archè significa "principio", inteso come elemento base da cui si è originato il mondo 

3. Sulla base di quali presupposti Talete arriva a formulare l'ipotesi che l'acqua sia all'origine di tutte le cose?

Talete si basa sull'osservazione che ogni cosa vivente sia intrisa di questa sostanza. 


ANASSIMANDRO: L'APERION COME FONDAMENTO REALE

 ↳ nato a Mileto intorno al 610 a.C. cittadino e contemporaneo di Talete 

Egli usò per primo il termine archè individuando la sostanza primordiale 

                         ↓

individuò la sostanza primordiale che è all'origine dell'universo in un principio indeterminato detto àpeiron 

àpeiron → significa "senza confini", "sconfinato" 

Anassimandro → si pone il problema del modo in cui le cose derivano dalla sostanza                                                                                        primordiale

                                                                                 ↓

                             egli ritiene che si tratti di un processo di separazione e differenziazione                                                              governato da una legge necessaria 

 legge necessaria → chiamata in modo tradizionale Dike (giustizia)

secondo Anassimandro → non c'è un dio che proceda a separare le cose ma un movimento                                                                                          rotatorio

la separazione → è fonte di felicità in quanto gli individui mantengono la nostalgia per il "tutto                               originario" da cui derivano 


ANASSIMENE: L'ARIA COME PRINCIPIO DELLE COSE

 ↳ visse tra il 586 e il 525 a.C. a Mileto e fu più giovane di Anassimandro 

Egli identificava → il principio primo con l'aria o il "respiro" 

   

e attribuisce al principio primo i caratteri dell'infinità e del movimento incessante 

la trasformazione e generazione delle cose → è spiegata attraverso i processi di                                                                                                 condensazione e rarefazione 


DOMANDE PAGINA 12

1. Spiega in che senso l'àperion è un principio indeterminato.

Il termine deriva dal greco e significa "senza limite", "in-determinato". Ed è chiamato così perché non è un elemento specifico.

2. In che modo, secondo Anassimandro, le cose derivano dalla sostanza primordiale?

Anassimandro abbandona l'idea che alla sua origine possa esserci un'elemento specifico, ma che le cose derivino da una sostanza primordiale. Egli ritiene che si tratti di un processo di separazione e differenziazione governato da una legge necessaria.

3. Perché secondo Anassimene l'aria è il principio primo dell'universo?

Anassimene identificava il principio primo come l'aria, perché la trasformazione e la generazione delle cose è spiegata tramite il processo di condensazione e rarefazione.



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